Cinque decenni. Mezzo secolo trascorso a trasformare idee in strumenti, algoritmi in ambizioni e finestre in portali sul mondo. Tutto ebbe inizio con due ragazzi (Bill e Paul), un telegrafo preso in prestito, notti insonni e la certezza che fosse possibile riscrivere il futuro con poche righe di codice.
1975. Albuquerque. Un caldo secco e un computer dall’aspetto di reliquia: l’Altair 8800. Fu lì che nacque il BASIC, che avrebbe dato origine a Micro-Soft — con un trattino, sì — una piccola azienda ambiziosa, con il nome di un laboratorio scolastico e progetti di dominio globale.
Microsoft è cresciuta in audacia e precisione. È nato in un garage ed è finito praticamente in ogni posto in cui c’è uno schermo. È stata lei a contribuire a porre il computer al centro della vita moderna, a spingere il mondo verso Internet, a portare l’ufficio sul cloud e ora, ancora una volta, a indicare la strada con l’intelligenza artificiale.
Cinque decenni dopo, l’azienda che ha plasmato il presente vuole riprogettare il futuro.

Dal garage al cloud: la storia di Microsoft
Nel 1975, quando Bill Gates e Paul Allen fondarono la Micro-Soft, il mondo della tecnologia era un cantiere. I computer occupavano stanze intere, eseguivano comandi scritti su tasti monocromatici ed erano ben lungi dall’essere considerati oggetti personali. Fu così che i due amici videro una scappatoia. E laddove il resto del mondo vedeva l’ingegneria come un hobby, loro vedevano il futuro.
La prima scommessa fu un interprete del linguaggio BASIC per l’Altair 8800, un computer tanto rudimentale quanto rivoluzionario. Il successo del software aprì la strada a contratti più ampi, fino alla svolta: l’accordo con IBM, nel 1980, per la fornitura del sistema operativo per i primi PC. Nacque MS-DOS.
Da quel momento in poi, Microsoft è passata dall’essere una promessa all’essere un ingranaggio centrale del nuovo mondo digitale. Nel 1985, MS-DOS ricevette un’interfaccia grafica chiamata Windows. Ancora basilare, pieno di limiti, ma con un chiaro potenziale. Ciò che accadde in seguito avrebbe portato l’azienda praticamente in ogni casa e ufficio del pianeta.
Negli anni ’90, Microsoft andò ben oltre il sistema operativo. Office, Word, Excel, PowerPoint: strumenti che oggi sembrano basilari, ma che all’epoca hanno rivoluzionato il modo di lavorare nel mondo.

Nel 1995, con il lancio di Windows 95, l’azienda consolidò la sua posizione di punto di riferimento tecnologico mondiale. C’era la fila al negozio, la copertina di una rivista, Jay Leno sul palco, la colonna sonora dei Rolling Stones. La tecnologia diventa cultura pop.
Ma un gigante non vive di soli successi. Il nuovo millennio ha portato con sé delle sfide: concorrenza agguerrita, cause antitrust, tentativi falliti nel mondo degli smartphone. Ciononostante, Microsoft si è reinventata. Con Azure arrivò il cloud. Con la Xbox arrivarono i giochi. Poi è arrivata la linea di tablet e laptop Surface. E di recente è arrivata la svolta più audace dall’inizio: l’intelligenza artificiale al centro di tutto.
Oggi, a 50 anni, Microsoft è un’infrastruttura completa. Una piattaforma. Un ecosistema che integra produttività, intrattenimento, cloud e, ora, intelligenza che impara da te.
Ma se c’è una cosa che non è mai cambiata in questi cinquant’anni, è la visione delineata da Bill Gates all’inizio: la tecnologia è uno strumento. E uno strumento, se usato bene, trasforma.
Il giovane miliardario che giocava a scacchi con i giganti
Bill Gates non è mai sembrato preoccuparsi di essere il più carismatico nella stanza. Era il più attento. Il più calcolatore. Il tipo di persona che legge manuali per divertimento e dorme con le idee aperte come schede del browser. Fin da giovanissimo capì che il gioco non stava solo nel codice, ma anche nei contratti.
Quando all’inizio degli anni ’80 IBM decise di entrare nel mercato dei personal computer, stava cercando qualcuno che fornisse il sistema operativo per il suo nuovo PC. La prima opzione era la Digital Research, ma le trattative si arenarono. Fu allora che Bill si accorse della scappatoia.
Microsoft non aveva un sistema operativo pronto. Ma Gates ha promesso che avrebbe mantenuto la parola data. E così fece: acquistò per una modesta somma un software chiamato QDOS (Quick and Dirty Operating System), adattandolo e rinominandolo MS-DOS. Semplice, diretto, intelligente.

Ma la mossa geniale non è stata semplicemente quella di acquistare a basso prezzo e rivendere. L’obiettivo era mantenere, nel contratto con IBM, i diritti sul sistema operativo. Mentre IBM distribuiva i suoi PC con MS-DOS incorporato, Microsoft era libera di concedere in licenza lo stesso software a qualsiasi altro produttore. In altre parole: invece di puntare tutto su un singolo cliente, Gates ha piantato il seme di un impero.
Fu questa mossa, elegante, chirurgica, quasi invisibile agli occhi di chi non era al corrente delle circostanze, a far sì che MS-DOS fosse presente praticamente su ogni personal computer di quel decennio. E questo ha reso Microsoft un elemento essenziale della rivoluzione digitale.
E poi arrivò Steve Jobs.
Apple aveva già il Macintosh con la sua rivoluzionaria interfaccia grafica. Jobs mostrò il sistema a Gates, pensando che fosse impressionante. Infatti lo era. A Gates piacque così tanto che… beh, lanciò Windows.
Ispirato? SÌ. Copiato? Anche. Steve Jobs era furioso. Ha affermato che la MS gli aveva rubato l’idea. Bill rispose con freddezza chirurgica: “Senti, Steve… credo che entrambi abbiamo un vicino ricco di nome Xerox. Sono entrato in casa per primo per rubare la TV e tu ti sei arrabbiato perché l’ho rubata prima di te”.

Gates non ha inventato il personal computer. Ma lui capì prima di chiunque altro come padroneggiarlo senza dover costruire una sola macchina. E questo ha fatto tutta la differenza.
Da BASIC a Copilot: le tappe principali di un percorso inarrestabile
1975 – Nasce a Micro-Soft
Bill Gates e Paul Allen fondarono l’azienda il 4 aprile 1975 ad Albuquerque per sviluppare un interprete BASIC per l’Altair 8800. L’inizio di tutto. Il nome era ancora scritto con un trattino.

1980 – Il contratto con IBM
IBM è alla ricerca di un sistema operativo per il suo nuovo PC. Gates cede MS-DOS (basato su QDOS) e concede in licenza il software anziché venderlo: una mossa che definisce il futuro dell’azienda.

1985 – Debutto su Windows
Il 20 novembre nacque Windows 1.0. Ancora rudimentale, con finestre che non si sovrapponevano nemmeno, ma già anticipava il futuro dell’interfaccia grafica.

1986 – IPO
Microsoft si quota in borsa. Le azioni vengono vendute a 21 dollari. Se avessi acquistato una sola azione e reinvestito i dividendi, oggi avresti una piccola fortuna.

1988 – Microsoft Office
Viene presentato il pacchetto che unirà Word, Excel e PowerPoint. Verrà lanciato ufficialmente nel 1990 e diventerà uno standard nel mondo degli affari.

1990 – Windows 3.0
La versione che ha reso Windows popolare una volta per tutte. Interfaccia migliorata, supporto multitasking, giochi come Solitario e Campo minato. Inizia l’era della produttività (e della procrastinazione).

1995 – Il fenomeno Windows 95
Code nei negozi, marketing da milioni di dollari, i Rolling Stones come colonna sonora. Debuttano il menu Start, Windows Explorer, la barra delle applicazioni e l’integrazione con Internet. Nel primo anno furono vendute 40 milioni di copie.

1998 – Causa antitrust
Il governo degli Stati Uniti accusa Microsoft di monopolio per l’integrazione di Internet Explorer in Windows. L’azienda era quasi divisa, ma venne salvata dopo ricorsi e accordi.

1999 e 2000 – Ballmer prende il comando
Steve Ballmer, amico di Gates dai tempi di Harvard, assume la carica di CEO. Gates rimane capo architetto del software e presidente del consiglio di amministrazione.
2001 – Debutto di Windows XP e Xbox
XP diventa uno dei sistemi più amati della storia. Nello stesso anno arrivò la Xbox, che segnò l’ingresso di Microsoft nel mondo dei videogiochi, con Halo come titolo di debutto.

2007 – L’inciampo di Vista
Windows Vista debutta con un look rinnovato, ma soffre di lentezza, problemi di compatibilità e riceve una raffica di critiche.

2009 – Prima di Bing
Lanciato il 3 giugno, Bing è stato il tentativo più imponente di Microsoft di entrare nel mondo dei motori di ricerca. Pur non avendo mai minacciato il dominio di Google, Bing ha resistito, si è evoluto e anni dopo sarebbe diventato la base di Copilot con l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa.

2009 – L’offerta di Windows 7
Leggero, affidabile e intuitivo. Dopo Vista, Windows 7 è stato accolto come una liberazione. Divenne rapidamente uno dei sistemi più popolari mai rilasciati.

2010 – Il lancio di Windows Phone
Con un’interfaccia basata sui famosi “Live Tiles”, Windows Phone si presenta come una proposta audace e visivamente innovativa. Nonostante il suo fascino e la sua fluidità, col tempo ha sofferto della mancanza di app e ha perso slancio. La sua produzione è stata ufficialmente interrotta nel 2017, ma è ancora ricordato come uno dei sistemi più eleganti mai rilasciati.

2010 – L’azzurro guadagna forza
Viene lanciato ufficialmente il servizio cloud di Microsoft. Inizialmente discreto, col tempo è diventato uno dei pilastri dell’azienda, supportando indistintamente aziende e governi.

2011 – Acquisto Skype
Per 8,5 miliardi di dollari, Microsoft prende Skype ed entra a testa alta nel mercato del VOIP. La scommessa sembrava vincente, ma anni dopo la piattaforma avrebbe perso terreno rispetto ai concorrenti.

2012 – Debutto sulla linea di superficie
Microsoft presenta il suo primo tablet ibrido. Una svolta: dal software all’hardware. Surface diventa un punto di riferimento in termini di design e prestazioni.

2014 – Satya Nadella prende il sopravvento
Con un profilo più calmo e concentrato sull’innovazione, Nadella inizia una nuova era. Investi nel cloud, nel multipiattaforma, nell’intelligenza artificiale e riconquista la fiducia del mercato.

2014 – Acquisto di Mojang (Minecraft)
Per 2,5 miliardi di dollari, prende il creatore di Minecraft: non solo un gioco, ma una piattaforma educativa, creativa e culturale.

2015 – Windows 10 e Cortana
Windows 10 segna il ritorno del menu Start e l’unificazione della piattaforma su tutti i dispositivi. Cortana viene lanciata come assistente digitale, ma il rapporto con il pubblico non decolla mai.

2021 – Debutto di Windows 11
Nuovo look, maggiore attenzione alla produttività e integrazione con il cloud. Cortana esce di scena e il sistema inizia a lasciare spazio alle capacità dell’intelligenza artificiale.

2023 – L’inizio dell’era del copilota
Microsoft pone l’intelligenza artificiale al centro della sua strategia. Lancia Copilot, integrato con Bing, Office, Windows e altre piattaforme. La partnership con OpenAI diventa protagonista.

2024 – Copilot si diffonde nell’ecosistema
Da Paint a PowerPoint, l’intelligenza artificiale generativa sta diventando un assistente per la produttività, la creatività e l’automazione. Microsoft si posiziona come protagonista della nuova rivoluzione digitale.
2025 – Microsoft compie 50 anni
Celebrando cinque decenni di storia, l’azienda guarda al futuro con un focus totale sull’intelligenza artificiale, sul cloud e sulla personalizzazione digitale. Copilot ottiene lo status di piattaforma. La rivoluzione continua.
I 10 prodotti più straordinari nella storia di Microsoft
10º luogo: Superficie (linea di dispositivi)
Lanciata nel 2012, la linea Surface ha ridefinito le aspettative verso un notebook o un tablet. Design raffinato, hardware proprietario, integrazione perfetta con Windows. Surface ha dimostrato che Microsoft poteva essere all’avanguardia anche nel settore hardware, con un prodotto di alta qualità, creativo e funzionale.

9º luogo: Skype
Prima di Zoom, Teams, Meet… c’era lui. Skype ha reso le videochiamate un fenomeno, connettendo persone in tutto il mondo ben prima della pandemia. Microsoft ha acquistato la piattaforma per 8,5 miliardi di dollari nel 2011 e, nonostante in seguito abbia perso rilevanza, il suo impatto è innegabile.

8º posizione: Windows 10
Dopo l’inciampo di Windows 8, Microsoft ha ritrovato la strada. Windows 10 ha ripristinato il menu Start, ha unificato le piattaforme e ha inaugurato una nuova era di aggiornamenti continui. È stato il sistema che ha favorito la transizione al modello software-as-a-service, mantenendolo in vigore per quasi un decennio.

7º luogo: Windows XP
Aspetto gradevole, stabilità e longevità. XP ha segnato una generazione e si è mantenuto forte sui PC di tutto il mondo molto più a lungo del previsto. Il suo schermo “Bliss” divenne un’icona pop e le sue prestazioni contribuirono a consolidare l’immagine di Microsoft come sinonimo di affidabilità.

6º luogo: Azzurro
Il cloud di Microsoft è il motore invisibile dietro migliaia di aziende, governi e servizi digitali. Lanciato alla fine degli anni 2000, Azure ha impiegato un po’ di tempo per decollare, ma quando c’è riuscito è diventato uno dei pilastri dell’azienda e della nuova era digitale.
5º posto: copilota
Il copilota digitale emerso con la promessa di trasformare il nostro modo di lavorare. Integrato con Bing, Windows, Office e altro ancora, Copilot non è solo intelligenza artificiale: è la scommessa di Microsoft per i prossimi 50 anni. L’inizio è ancora recente, ma l’impatto è già strutturale.

4º luogo: Xbox (linea console)
Dal 2001, Xbox è il simbolo di Microsoft nel campo dell’intrattenimento. Ha creato icone come Halo, ha reinventato il multiplayer con Xbox Live e ha consolidato l’idea di un ecosistema di giocatori. Game Pass è ormai un punto di riferimento globale. Una scommessa coraggiosa che è diventata un’eredità.

🥉 3º luogo: Microsoft Office
Word, Excel, PowerPoint. La santissima trinità della produttività digitale. Apparve sul Mac nel 1989, diventò uno standard su Windows e dominò il pianeta. Se nella tua vita hai mai scritto, calcolato o presentato qualcosa, probabilmente hai utilizzato Office. Più che un software: un’abitudine.

🥈 2º luogo: MS-DOS
Prima delle finestre c’erano i comandi. MS-DOS ne è stato il fondamento. E più che un sistema, si è trattato di un colpo da maestro dietro le quinte: Gates ha concesso la licenza, non venduto, mantenendo i diritti di distribuzione. Una mossa semplice che ha fruttato miliardi e consolidato le fondamenta dell’impero.

🥇 1º luogo: Windows 95
L’apice di Microsoft negli anni ’90. Le code nei negozi, una campagna da 300 milioni di dollari, il menu Start, l’integrazione di Internet e il consolidamento di Windows come sistema operativo dominante. Windows 95 ha cambiato il modo in cui utilizziamo i computer e ha definito cosa significa oggi utilizzare un computer.

Il peso di mezzo trilione di linee di codice
Oggi Microsoft è una delle maggiori forze economiche del pianeta. Il suo valore di mercato supera i 3,1 trilioni di dollari, collocandola tra le aziende più preziose al mondo. Ciò significa che, da solo, vale più dell’intero PIL di paesi come Francia, Regno Unito o Brasile.
Dall’inizio degli anni 2020, spinta dalla crescita di Azure, Office 365 e più di recente dalle giuste scommesse sull’intelligenza artificiale con Copilot, l’azienda si è affermata come leader nel mercato tecnologico mondiale, competendo ad armi pari con giganti come Apple e NVIDIA.
Dove si trova Microsoft oggi
ranking global | empresa | valor de mercado (abril de 2025) |
---|---|---|
1º | Microsoft | US$ 3,1 trilhões |
2º | Apple | US$ 2,9 trilhões |
3º | NVIDIA | US$ 2,2 trilhões |
4º | Saudi Aramco | US$ 2,0 trilhões |
5º | Alphabet (Google) | US$ 1,9 trilhões |
Fonte: Bloomberg, abril de 2025. Valores aproximados.
Cosa sostiene questo trono? Un ecosistema consolidato, solidi contratti con governi e aziende, innovazione costante e una visione aggressiva nell’ambito dell’intelligenza artificiale. E naturalmente, una storia di decisioni strategiche che hanno cambiato le carte in tavola.
E gli uomini dietro l’impero?
È impossibile parlare di Microsoft senza menzionare i miliardari che l’hanno resa una realtà: nomi che hanno plasmato la Silicon Valley e che, ancora oggi, sono tra i più ricchi del pianeta.
- Bill Gates:co-fondatore, ex CEO e architetto capo per decenni. Sebbene si sia allontanata dalle operazioni dirette, conserva quote di mercato e influenza storica. Ad aprile 2025, il suo patrimonio personale ammontava a circa 125 miliardi di dollari, il che lo colloca tra le 5 persone più ricche del mondo, anche dopo decenni di donazioni miliardarie alla filantropia.
- Steve Ballmer:ex CEO e responsabile della guida di Microsoft nell’era di Windows XP, Xbox e delle prime grandi acquisizioni. Il suo patrimonio netto supera i 120 miliardi di dollari, trainato dall’apprezzamento delle azioni da lui mantenute dopo la sua partenza. Oggi è il maggiore azionista individuale di Microsoft.
- Satya Nadella:attuale CEO, l’uomo che ha riposizionato l’azienda sul cloud e sull’intelligenza artificiale. Nonostante il suo profilo più discreto, ha già accumulato un patrimonio stimato in centinaia di milioni di dollari e un enorme capitale simbolico sul mercato, grazie alla trasformazione da lui guidata a partire dal 2014.
Questi tre nomi (Gates, Ballmer e Nadella) formano la triade che, ciascuno a suo modo, ha plasmato 50 anni di Microsoft. Da una stanza angusta di Albuquerque alla cima del pianeta.

50 anni di storia, un evento che guarda ai prossimi 50
Lo scorso 4 aprile 2025 Microsoft non ha solo festeggiato mezzo secolo di attività, ma ha anche festeggiato l’inizio di una nuova era. Direttamente dalla sede centrale di Redmond, un evento interno per celebrare il 50° anniversario dell’azienda è stato anche il palcoscenico per un riposizionamento: l’era dell’intelligenza artificiale personalizzata, integrata e in tempo reale.
Con Satya Nadella al timone e personaggi come Mustafa Suleyman, CEO della divisione AI, al centro degli annunci, l’azienda ha svelato le novità di Copilot, oltre a dare indizi sui prossimi salti strategici. Le grandi aspettative ruotano attorno ai modelli di intelligenza artificiale di Microsoft, denominati MAI (Microsoft AI), un progetto interno che potrebbe, in futuro, sostituire i modelli di OpenAI alla base di Copilot.

L’evento era simbolico. Si chiude un ciclo: quello di Microsoft, che si è consolidata con i sistemi operativi e le suite per ufficio. E inizia un nuovo ciclo: più fluido, più invisibile, più assistivo. Dove Copilot è ormai uno strato costante dell’esperienza digitale.
Il discorso sul palco è stato chiaro: Microsoft vuole guidare la costruzione di agenti intelligenti personalizzati, che comprendano il contesto, il linguaggio, la routine e le preferenze, e che possano diventare veri e propri assistenti digitali, pronti ad agire, suggerire e persino creare per te.
Ma non fu un evento privo di tensione… Un dipendente dell’IA ha interrotto la celebrazione con una protesta pubblica contro gli appalti militari e l’uso dell’intelligenza artificiale in guerra. Un promemoria del fatto che, anche ai vertici, Microsoft resta al centro di profondi dibattiti etici. Dopotutto, la tecnologia non è mai neutrale.
Tra gli applausi, i lanci e il rumore, una cosa è diventata chiara: la Microsoft dei prossimi 50 anni sarà ancora plasmata dalle decisioni umane: strategiche, politiche ed etiche.
Infine, sarebbe azzardato pretendere di riassumere in un solo testo tutto ciò che Microsoft rappresenta. Cinquant’anni dedicati a plasmare il mondo digitale, influenzando il nostro modo di vivere, lavorare, comunicare e creare.
Ma qui cerchiamo di cogliere l’essenziale: le decisioni coraggiose, i prodotti che hanno cambiato tutto e le persone dietro questa rivoluzione. A 50 anni, Microsoft continua ad avere l’energia di un’azienda giovane, con un appetito per l’innovazione e una visione rivolta al futuro. Se gli ultimi decenni sono stati dedicati alla digitalizzazione del mondo, i prossimi promettono di renderlo più intelligente.
( fontes: Adrenaline )
