AgroHub Brasil: il governo annuncia una piattaforma digitale di innovazione agricola

Il governo brasiliano ha annunciato che sta muovendo i primi passi verso la creazione di AgroHub Brasil, un ambiente di innovazione online rivolto soprattutto all’agrobusiness. Il Ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento e Serpro hanno firmato un accordo di cooperazione tecnica per la creazione di una piattaforma virtuale che promuoverà la cooperazione tra i vari centri di innovazione del Paese. L’aspettativa è che, entro luglio, sia pronta una prima versione dell’ambiente.

“AgroHub Brasil sarà un integratore di tutti i centri di innovazione agricola del paese in una piattaforma virtuale di innovazione aperta. Oltre a riunire chi già pensa all’agricoltura in un unico ambiente, promuoveremo l’innovazione a partire dalla piattaforma stessa”, spiega Bruno Vilela, sovrintendente di Serpro e facilitatore dei processi di trasformazione digitale nel governo.

Visione nazionale

Secondo Vilela, ciò avverrà grazie alla sinergia generata dalla partecipazione di startup, aziende del settore, università, centri di ricerca, governo, oltre, ovviamente, allo stesso produttore rurale. “Il vantaggio è che avremo una visione nazionale, da nord a sud, di quello che si produce. Le tecnologie di una regione possono essere ripensate e utilizzate in altre, concentrandosi sempre sulla risoluzione dei problemi e delle sfide sul campo”, aggiunge.

“Il Brasile è un Paese di dimensioni continentali, con esigenze e potenzialità diverse in ogni regione. Con l’Open Innovation è possibile lavorare con politiche pubbliche più focalizzate su queste peculiarità, con strategie più sostenibili e maggiore impegno”, valuta Renata Miranda, Segretaria per l’Innovazione, lo Sviluppo Sostenibile, l’Irrigazione e le Cooperative del Ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento .

Con il supporto multilingue e utilizzando tecnologie come l’intelligenza artificiale, la piattaforma creerà una rete di trasferimento tecnologico volta a trovare soluzioni innovative al servizio dei produttori e incoraggiare l’imprenditorialità tecnologica nel settore.

( fonte: digital agro)