Il Paese più popoloso del mondo e l’innovazione con l’AI nelle aziende agricole

L’India sta diventando un riferimento nell’agritech attraverso l’innovazione con l’intelligenza artificiale nelle aziende agricole

L’India è il paese più popoloso del mondo, con una popolazione di 1,4 miliardi di persone. È uno dei maggiori produttori mondiali di zucchero, grano, mais, riso, cotone, frutta, spezie e fertilizzanti. Questo è quanto indicato nel “Rapporto sullo stato della popolazione mondiale, 2023” del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.

Per darti un’idea, il suo prodotto interno lordo per il 2024 è stimato a 4,1 trilioni di dollari, con una crescita annua di circa il 6%. È quasi il doppio del PIL del Brasile nel 2023, che era di 2,13 trilioni di dollari.

Il Paese, nonostante sia il quarto produttore agricolo al mondo, deve ancora affrontare diverse sfide a causa delle dimensioni del suo territorio. Alcune soluzioni sono però in fase di implementazione, come l’adozione di nuove tecnologie agricole basate sull’intelligenza artificiale (AI).

Intelligenza artificiale per aumentare la produttività e nutrire la popolazione

Un esempio di innovazione con l’intelligenza artificiale nelle aziende agricole è il progetto pilota “Saagu Baagu”. Il governo di Telangana, uno stato nel sud dell’immenso Paese, ha lanciato il progetto nel 2021. Ciò è avvenuto in collaborazione con organizzazioni di divulgazione rurale e aziende tecnologiche. Di questo programma hanno beneficiato 7.000 coltivatori di peperoni fornendo strumenti di intelligenza artificiale per aumentare la produttività. Ciò ha comportato progressi significativi in ​​termini di volume di produzione e adozione dell’agritech.

In meno di tre anni, l’iniziativa ha implementato diverse soluzioni per aiutare gli agricoltori. Una partnership stabilita da Digital Green e Glific ha sviluppato un assistente virtuale su WhatsApp. Questo assistente offre agli agricoltori una guida sulla fase di crescita dei loro raccolti.

Un’altra misura di sostegno al programma è arrivata da agtech KrishiTantra, che ha creato centri di analisi del suolo dotati di tecnologia di apprendimento automatico. Questa innovazione ha semplificato la valutazione del terreno, fornendo agli agricoltori informazioni rapide sulla qualità del suolo e raccomandazioni sui fertilizzanti.

La visione artificiale contro gli sprechi

La startup AgNext ha implementato un sistema di visione artificiale per valutare la qualità dei peperoni sul campo, consentendo agli agricoltori di identificare i difetti e determinare attributi come colore, forma e dimensione. Ciò ha aumentato il valore del raccolto e ridotto gli sprechi.

Questi strumenti di innovazione dell’intelligenza artificiale in azienda sono stati testati in un programma pilota di 18 mesi che abbraccia tre cicli di semina consecutivi. Gli agricoltori hanno visto un assurdo aumento della produttività del 21%, oltre a una riduzione del 9% nell’uso di pesticidi e del 5% nei fertilizzanti.

Secondo il World Economic Forum i prezzi di vendita sono aumentati dell’8%. Pertanto, sulla base dei risultati positivi, il governo del Telangana ha ampliato il programma ad altri 500.000 agricoltori. Il successo dell’innovazione dell’intelligenza artificiale nelle fattorie indiane di Saagu Baagu segnala un futuro promettente con maggiori investimenti in questo settore, sviluppo e aumento della produttività.

Sfide e vantaggi dell’intelligenza artificiale

Le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale offrono soluzioni a varie sfide affrontate dagli agricoltori, come la pianificazione della semina, il monitoraggio della salute delle colture e la previsione dei parassiti, con conseguenti stime di produttività più accurate.

In questo senso, l’innovazione con l’intelligenza artificiale nelle aziende agricole rappresenta un progresso, aumenta l’efficienza del raccolto e promuove pratiche agricole sostenibili, riducendo l’uso eccessivo di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi.

Oltre al programma Saagu Baagu a Telangana, iniziative simili vengono replicate in altre parti dell’India. Ad esempio, nel vicino Andhra Pradesh, Microsoft sta inviando messaggi di testo basati sull’intelligenza artificiale agli agricoltori, con un conseguente aumento del 30% della produttività delle colture.

Inoltre, la partnership tra Microsoft e United Phosphorous, UPL – una delle principali aziende mondiali di fertilizzanti, con una filiale in Brasile – ha portato alla creazione della Pest Risk Prediction API, che utilizza l’intelligenza artificiale per anticipare gli attacchi di parassiti e ridurre al minimo i danni alle colture.

Un altro punto saliente è il Karnataka, il vicino stato di Telangana, dove il governo utilizza l’intelligenza artificiale per prevedere i prezzi delle materie prime agricole, consentendo agli agricoltori di fare scelte informate sulla vendita dei loro prodotti.

Crescere l’innovazione con l’intelligenza artificiale nelle aziende agricole

Questi esempi evidenziano la crescente innovazione dell’intelligenza artificiale nelle aziende agricole, dimostrando la sua capacità di affrontare le sfide critiche affrontate dagli agricoltori nei paesi in via di sviluppo, promuovendo al contempo pratiche agricole sostenibili e redditizie a livello globale.

In breve, l’India, essendo il paese più popoloso del mondo, si distingue nel campo dell’agrotecnologia implementando l’intelligenza artificiale nelle sue aziende agricole. Il programma pilota “Saagu Baagu” esemplifica questa iniziativa, determinando progressi significativi nella produttività agricola e nell’adozione di pratiche sostenibili.

In definitiva, la collaborazione tra governo, organizzazioni e aziende tecnologiche ha fornito risultati notevoli, come una maggiore efficienza del raccolto, una riduzione dell’uso delle risorse e la previsione dei parassiti, evidenziando il potenziale dell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide agricole e promuovere lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo.

( fonte: bruna oliveira/ digital agro )