La Cina prevede corsi obbligatori di intelligenza artificiale fin dalla scuola elementare

A partire da settembre di quest’anno, gli studenti delle scuole pubbliche e private di Pechino, la capitale della Cina, avranno lezioni obbligatorie sull’intelligenza artificiale nella scuola elementare.

Il provvedimento, annunciato dalla Commissione municipale per l’istruzione di Pechino, rientra in un’ampia strategia nazionale volta a consolidare la posizione del Paese come protagonista nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie emergenti.

Considerando che bambini di appena sei anni stanno imparando i concetti base dell’intelligenza artificiale, la proposta potrebbe rappresentare un importante cambiamento strutturale nel modello educativo cinese. Almeno otto ore all’anno scolastico saranno dedicate ai contenuti, che potranno essere insegnati in discipline indipendenti o integrati in materie esistenti, come scienze e informatica.

Apprendimento graduale e adattato alla fascia d’età

Il programma didattico prevede un approccio graduale: gli studenti più giovani avranno un primo contatto con nozioni fondamentali della tecnologia, come il funzionamento dei chatbot e i principi etici dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Gli studenti delle scuole superiori, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, si concentreranno sugli aspetti più avanzati, volti all’innovazione e all’applicazione pratica dell’intelligenza artificiale in diversi contesti.

Per sostenere il nuovo curriculum, il governo cinese si è anche impegnato a sviluppare un quadro completo per la formazione degli insegnanti e la formazione specialistica. La proposta prevede la creazione di materiali didattici specifici, la formazione tecnica degli insegnanti e l’implementazione di laboratori con risorse tecnologiche all’avanguardia.

Inoltre, la misura è già stata implementata a titolo sperimentale in 184 scuole selezionate dal Ministero dell’Istruzione cinese da dicembre dello scorso anno. Queste scuole fungono da laboratorio per adattare le pratiche e le metodologie pedagogiche prima dell’espansione nazionale del programma.

Spinta tecnologica e nuovi attori nel settore dell’IA

L’annuncio arriva sulla scia della crescita delle startup cinesi che si sono distinte sulla scena mondiale. Un esempio è DeepSeek, un’azienda fondata da un ex studente della Zhejiang University, che ha recentemente presentato un modello di intelligenza artificiale paragonabile per prestazioni alle soluzioni sviluppate da giganti americani come OpenAI, ma utilizzando meno risorse.

Anche altri grandi nomi stanno guadagnando notorietà, come Unitree Robotics, fondata da Wang Xingxing, un altro ex studente della stessa università. Per il governo cinese, questi esempi rafforzano l’importanza di investire nella formazione precoce dei talenti per garantire la competitività del settore.

Tendenza globale: altri paesi seguono l’esempio

Sebbene l’iniziativa cinese sia una delle più ambiziose, non è isolata. La California, negli Stati Uniti, ha recentemente approvato una legge che obbliga il consiglio scolastico statale a includere l’alfabetizzazione all’intelligenza artificiale nelle scuole. Nel frattempo, l’Italia ha iniziato a testare strumenti basati sull’intelligenza artificiale nelle aule, nell’ambito di un progetto pilota volto a potenziare l’apprendimento digitale degli studenti.

( fontes: adrenaline )