Con l’apertura di nuovi grandi portali digitali, il teletrasporto virtuale sta diventando realtà
Trasformare la comunicazione e la collaborazione è l’obiettivo di Varjo Teleport VR. L’auricolare, lanciato nell’ottobre 2021 dalla Varjo di Helsinki, Finlandia, utilizza la piattaforma Varjo Reality Cloud per il teletrasporto virtuale fotorealistico.
Meta sta anche scommettendo alla grande sulla realtà virtuale (VR). “Entro il 2030 le nuove generazioni di Oculus consentirà agli utenti di teletrasportarsi da un luogo all’altro senza spostarsi dal loro divano”, ha detto Mark Zuckerberg al podcast 411 di The Information.
Microsoft Mesh utilizza la realtà mista (MR) per creare mondi interconnessi in cui fisico e digitale si uniscono. Il punto di forza della nuova piattaforma Microsoft è che le persone in luoghi fisici diversi sono in grado di collaborare e lavorare in tempo reale sullo stesso progetto attraverso esperienze olografiche e dispositivi diversi. “Puoi davvero sentirti come se fossi nello stesso posto con qualcuno che condivide contenuti o puoi teletrasportarti da diverse realtà miste ed essere presente con le persone anche quando non siete fisicamente insieme”, ha detto Alex Kipman, manager di Microsoft.
Lo studio di design londinese Space Popular propone un concetto ancora più ambizioso: un’infrastruttura civica che consente il teletrasporto virtuale.
L’idea è stata presentata nel novembre 2021 al festival online Dezeen 15, con i due cofondatori che immaginano una rete di tessuti virtuali nella quale spostarsi.
La distanza è sempre meno percepita come un ostacolo. Le persone trascorrono più tempo a lavorare, socializzare e collaborare online: la tecnologia sta quindi aprendo la strada al teletrasporto virtuale.